Firenze & Trento in ITALIANO
Aggiornerò regolarmente il programma e tutte le informazioni importanti sulla mia homepage. Vi invito quindi a visitarla spesso per rimanere sempre aggiornati! Riceverete comunque tutte le informazioni anche via e-mail.
Partenza in treno da Norimberga alle ____ (l'orario del treno verrà comunicato in seguito) ed arrivo nel pomeriggio a Trento alle ____ (l'orario verrà comunicato in seguito).
Il nostro albergo si trova in centro, poco distante dalla stazione. Sistemazione nelle camere dell'Hotel Villa Fontana. Segue cena nel ristorante dell'albergo.
Venerdì 15 maggio 2026
Stamattina, dopo la colazione, lasciamo il nostro albergo per andare, accompagnati dalla nostra guida locale, alla scoperta di Trento, questa magnifica città del nord Italia, capoluogo del Trentino, bagnata dal fiume Adige e circondata da meravigliose colline.
La nostra prima tappa è il Castello del Buonconsiglio, il monumento più vasto e importante della regione. Costruito a ridosso delle mura cittadine, su un dosso roccioso da cui si domina la città, rivela nella facciata la sua originaria destinazione difensiva e la successiva, graduale, trasformazione in un’elegante residenza. Fortezza dalla metà del Duecento, poi dimora dei principi vescovi di Trento fino all’età napoleonica, quindi caserma e oggi sede museale, si presenta come un complesso costituito da tre nuclei principali, costruiti in epoche diverse.
Da non perdere è la visita alla Torre Aquila. Al suo interno possiamo ammirare, affrescato sulle pareti, il celebre Ciclo dei Mesi, capolavoro del Gotico internazionale, dipinto da un artista di probabile origine boema per volontà del principe vescovo Georg von Liechtenstein intorno all’anno 1400. Gli affreschi documentano con straordinaria fedeltà e grande forza poetica il mondo feudale al tramonto del medioevo. In undici riquadri (il mese di marzo è perduto) sono descritti minuziosamente sia i lavori dei contadini sia gli svaghi della nobiltà all’interno di un paesaggio continuamente mutevole nell’avvicendarsi delle stagioni.
Con una bella passeggiata attraverso il centro storico arriviamo in piazza, dove ammiriamo la bella fontana barocca e visitiamo la Cattedrale di San Vigilio. Qui vennero promulgati i decreti del Concilio di Trento (1545-1563). Le sessioni solenni della grande assise cattolica infatti si tennero nel presbiterio della cattedrale, su un'apposita struttura mobile. Tra il 1964 e il 1977 gli scavi condotti nel sottosuolo della Cattedrale hanno messo in luce i resti dell'antica Basilica paleocristiana di San Vigilio, un edificio di notevoli dimensioni eretto al di fuori della cinta urbica romana presumibilmente verso la fine del IV secolo d.C.
Dopo la pausa pranzo visitiamo il vicino Museo Diocesano, dove sono custodite le più significative testimonianze iconografiche del concilio, insieme al tesoro della Cattedrale con la grande urna processionale di San Vigilio.
La visita della città si conclude con una passeggiata per ammiare le facciate di alcuni palazzi storici della città. Segue il rientro in hotel, cena e pernottamento.
Sabato 16 maggio 2026
Questa mattina andiamo a visitare la vicina città di Rovereto, che si trova a meno di mezz’ora di treno da Trento. La nostra prima meta è il MART, uno tra i musei di arte contemporanea più importanti d’Italia, riconoscibile dalla sua iconica cupola, disegnata dall’archistar Mario Botta. Il museo ospita importanti mostre temporanee, oltre ad una ricca collezione permanente di circa 20.000 opere, i cui maggiori capolavori sono esposti a rotazione. Un percorso che lascia senza fiato, attraverso le opere di artisti come ad esempio Giorgio de Chirico, per citarne uno.
Dopo la visita guidata al museo avete il pomeriggio a vostra disposizione. Se volete potete visitare la Casa d'Arte Futurista Depero o il Museo Storico Italiano della Guerra.
Il primo è l’unico museo futurista d’Italia, nato da un’idea di Fortunato Depero, che a Rovereto ha trascorso gran parte della sua vita e che ha deciso di donare la sua collezione alla città. Oggi ospita dipinti, arazzi, mosaici, disegni, oggetti di design, collage, manifesti, locandine e mobili realizzati dal noto artista futurista, pioniere del design contemporaneo, che ne ha curato personalmente ogni dettaglio.
Il Museo Storico Italiano della Guerra è dal 1921 un punto di riferimento per gli appassionati di storia, soprattutto grazie alla sezione principale dedicata alla Grande Guerra: la raccolta esposta comprende infatti uniformi, armi e dotazioni dei soldati, oltre a un autentico biplano Nieuport-Macchi Ni.10. Nelle vetrine, uniformi, armi, fotografie, documenti e oggetti della vita quotidiana descrivono le vicende di combattenti e civili e invitano a riflettere sul presente.
Inoltre, dalle terrazze del Castello di Rovereto, un esempio unico di fortezza veneziana in Trentino, si può godere una suggestiva vista sulla città.
Il gruppo si incontra all'orario concordato alla stazione di Rovereto per tornare insieme in treno a Trento. Segue il rientro in hotel, cena e pernottamento.
Domenica 17 maggio 2026
Dopo la colazione lasciamo il nostro albergo per andare alla stazione e prendere il treno per Firenze. Il treno parte da Trento alle ore _____ (l'orario del treno verrà comunicato in seguito) e arriverà a Firenze alle ore _____ (l'orario di arrivo verrà comunicato in seguito). Dopo essere arrivati all'albergo, la Foresteria Valdese, il gruppo avrà del tempo a propria disposizione. Ci ritroveremo all'ora di cena in albergo per andare tutti insieme al ristorante.
Segue il rientro in albergo ed il pernottamento.
Lunedì 18 maggio 2026
La prima tappa di questa mattina, dopo la colazione, è la Basilica di San Miniato al Monte, che domina la città da uno dei suoi punti più elevati, offrendo una spettacolare vista su Firenze.
La chiesa è considerata uno dei migliori esempi di architettura romanica in Toscana. La sua facciata, divisa in tre sezioni, è impreziosita da un elegante rivestimento in marmi bianchi e verdi che formano raffinati disegni geometrici. L’interno è caratterizzato da colonne sormontate da capitelli classici e bizantini. Al centro della navata si trova la Cappella del Crocifisso, opera di Michelozzo. Degna di nota è anche la Sagrestia, affrescata da Spinello Aretino.
La visita prosegue con la Cripta dell'XI secolo, dove nel 1018 furono traslate le reliquie di Miniato. Sopra di essa si trova il Presbiterio, sopraelevato e diviso in tre navate. La storia vuole che Miniato, un cristiano, sia stato decapitato per ordine dell'imperatore Decio intorno al 250 d.C. È probabile che in questo luogo sia stato eretto un primo santuario proprio sulla tomba del martire.
Sul colle di San Miniato al Monte si trova anche il Cimitero Monumentale di Firenze, detto delle Porte Sante, realizzato nella seconda metà dell'Ottocento. Notevole è l'elenco delle personalità qui sepolte: Carlo Lorenzini, meglio conosciuto come Carlo Collodi, l’autore di Pinocchio; fiorentini illustri, come Giovanni Spadolini e Mario Cecchi Gori. Anche il padre della cucina italiana, Pellegrino Artusi, e lo stilista Enrico Coveri sono sepolti qui, insieme al regista Franco Zeffirelli.
Negli anni questo cimitero è diventato un vero e proprio museo a cielo aperto. Tra architetture e decorazioni, infatti, vi si trova un autentico repertorio di stili: dal revival in stile bizantino al neo-gotico/rinascimentale della tradizione fiorentina, dal Neoclassicismo al Liberty.
Dopo la visita al cimitero monumentale, proseguiamo verso il Giardino delle Rose. Ma prima facciamo un salto a Piazzale Michelangelo per la tradizionale foto di rito: la città di Firenze è praticamente sotto di noi!
Non molto lontano, posizionato al di sotto di Piazzale Michelangelo, si trova il bellissimo Giardino delle Rose. Aperto tutto l'anno, offre veramente uno spettacolo suggestivo quando le oltre mille varietà di rose, di cui circa 350 molto antiche, fioriscono. Inoltre, le opere dell’artista belga Folon lo valorizzano: si può guardare, attraverso la grande valigia Partir, il panorama unico di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio. Ci si può riposare accanto all'uomo di Folon sulla panchina, fuori dal tempo di Je me souviens; si accarezza Chat, il gattone addormentato sull’erba tra i cespugli di rose. Infine, insieme a l’Envol, si può ancora una volta spiccare il volo su Firenze e rimirarla dall’alto.
Nel giardino si trova anche un angolo di Giappone! Il giardino giapponese è stato donato al Comune di Firenze dalla città gemellata di Kyoto.
Dopo la pausa pranzo, nel centro storico di Firenze, visitiamo il Complesso Monumentale di Orsanmichele, un monumento unico e straordinario.
Oggi l'edificio ospita al piano terra la Chiesa di Orsanmichele e al primo piano l'omonimo museo, nel quale sono conservati gli originali delle opere scultoree che si trovavano un tempo nei tabernacoli esterni, ora sostituite da copie per motivi di conservazione.
In passato, nel luogo dove un tempo si trovava un monastero femminile con orti, venne eretta intorno alla metà dell'VIII secolo una piccola chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, chiamata San Michele in Orto (da cui "orto di San Michele" e quindi "Orsanmichele").
Nel Duecento la chiesa venne demolita per fare posto al mercato delle granaglie: l'iniziale struttura a loggia venne distrutta da un incendio nel 1304 e sostituita da un edificio a pianta rettangolare con due piani aggiuntivi, un vero e proprio luogo di stoccaggio. In seguito tornò a essere un luogo di culto, grazie alla generosità delle Arti, le corporazioni fiorentine, che tra il XIV e il XVI secolo adornarono la chiesa di sculture e pitture di altissimo livello.
Adesso è arrivato il momento di rientrare al nostro albergo. Segue cena e pernottamento.
Martedì 19 maggio 2026
La nostra giornata comincia con la visita del meraviglioso Palazzo Pitti, che è sede di cinque diversi musei: il Tesoro dei Granduchi e il Museo delle Icone Russe (con la Cappella Palatina) al pianterreno; la Galleria Palatina e gli Appartamenti Imperiali e Reali al piano nobile del Palazzo; la Galleria d'Arte Moderna e il Museo della Moda e del Costume al secondo piano.
Acquistato nel 1550 da Cosimo I de’ Medici e dalla moglie Eleonora di Toledo per trasformarlo nella nuova residenza granducale, Palazzo Pitti divenne ben presto il simbolo del potere consolidato dei Medici sulla Toscana. Reggia di altre due dinastie — quella degli Asburgo-Lorena (successori dei Medici dal 1737) e dei Savoia, che lo abitarono in veste di reali d'Italia dal 1865 — Palazzo Pitti porta ancora il nome del suo primo proprietario, il banchiere fiorentino Luca Pitti, che alla metà del Quattrocento lo volle edificare (forse su disegno di Brunelleschi) al di là dell’Arno, ai piedi della collina di Boboli.
Dopo aver visitato il Palazzo, seguirà la pausa pranzo. Nel pomeriggio è prevista la visita di due giardini: il Giardino di Boboli e il Giardino Bardini.
La visita a Boboli completa quella alla Reggia di Pitti, di cui è parte integrante, e consente di cogliere pienamente lo spirito della vita di corte. I Medici per primi ne curarono la sistemazione, creando il modello di giardino all'italiana che è diventato esemplare per molte corti europee. La vasta superficie verde, suddivisa in modo regolare, costituisce un vero e proprio museo all'aperto, popolato di statue antiche e rinascimentali, ornato di grotte e di grandi fontane, come quella del Nettuno e dell’Oceano.
Il Giardino Bardini è uno dei tanti magnifici giardini rinascimentali a Firenze. Si trova nella zona collinare dell'Oltrarno, uno dei quartieri più belli della città. Il giardino è stato a lungo di proprietà privata ed è stato aperto ai visitatori solo nel 2005. Più piccolo e meno conosciuto, ad esempio, del celebre Giardino di Boboli, questo Giardino Bardini, che occupa gran parte di una collina circondata dalle mura medievali della città, è una bellezza nascosta con un'area verde dal design affascinante e un panorama unico su Firenze.
Segue rientro in hotel, cena e pernottamento.
Mercoledì 20 maggio 2026
Questa giornata, come richiesto da molti di voi, è a vostra disposizione. A Firenze ci sono molte cose che si possono fare e tanti altri monumenti che si possono visitare.
- Se non lo avete ancora fatto, non potete mancare di visitare gli Uffizi. I grandi maestri della pittura italiana – Giotto, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Tiziano, Caravaggio – sono esposti in uno dei musei più importanti al mondo.
- Oppure, lasciatevi sorprendere davanti al David della Galleria dell'Accademia: il marmo prende vita, e i muscoli tesi e lo sguardo deciso raccontano storie che nessun libro d'arte vi potrà mai trasmettere.
- O che ne dite di salire sulla cupola di Santa Maria del Fiore? Ammirate il maestoso Duomo di Firenze e l'intera città da un punto di vista unico e spettacolare.
Qualunque cosa scegliate di fare, vi consiglio di acquistare in anticipo i biglietti!
Giovedì 21 maggio 2026
La mattina, dopo la colazione, il gruppo che rientra in Germania prenderà la tramvia dalla stazione per raggiungere l'aeroporto di Firenze. La partenza del volo è prevista per le ore ____ (l'orario verrà comunicato in seguito). L'arrivo a Noriberga è alle ____ (l'orario verrà comunicato in seguito).
ATTENZIONE: IL PROGRAMMA PUÒ SUBIRE DELLE MODIFICHE!























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